Rosso Rubino

Il “Rosso Rubino” è una pietra che si ritrova solo in alcune piccole cave situate nella località de La Risvolta e del Fornetto presso Pontestazzemese, frazione del comune di Stazzema (LU), in Alta Versilia. Pur considerato come marmo nelle catalogazioni merceologiche (Pieri, 1961,1964; ICE Marmora, 2004) il Rosso Rubino è oggi classificata dai geologi come una formazione stratigraficamente più antica, all’interno del “Verrucano” triassico della Serie Toscana metamorfica.

Mentre studi geologici di circa 30 anni fa inquadrarono il marmo Rosso Rubino in calcari nodulari di colore rosso-scuro con fondo verdastro, con struttura nodulare molto pieghettata e scistosa, nell’area di “basamento” della successione metamorfica apuana, sottostante alle dolomie “Grezzoni” studi più recenti hanno accertato che il livello dei Calcari Rossi nodulari sia da inquadrare in livelli carbonatico-dolomitici del Triassico, intercalati all’interno della “Formazione di Vinca”.

L’orizzonte di questi meta calcari nodulari rossi, che al contatto con le dolomie “Grezzoni” assume una bella policromia come materiale brecciato, è in pratica conosciuto industrialmente solo in questa zona dello Stazzemese, dove fu escavato fin dal periodo mediceo come lapideo simile alle più note Brecce di Seravezza e commercializzato come “Fior di Pesco” o “Breccia del Fornetto” (Jervis, 1889).

A differenza del marmo Rosso Francia e del Rosso Levanto, il marmo Rosso Rubino presenta una stratificazione più omogenea e lieve presenza di venature bianche molto raffinate.